Surfarara

Diretto da

Didascalia: "Le miniere di zolfo sono disseminate nella vasta landa contadina della Sicilia centrale. Poche strutture testimoniano all'esterno dell'oscura lotta e, talvolta, dell'invisibile tragedia che si svolge nelle viscere della terra. In esse, come sui campi e sul mare, si attua ogni giorno l'immane e nobile dramma del lavoro umano".

L'alba rischiara appena il cielo che già i minatori affluiscono alle bocche dei pozzi. Un canto lento e solenne commenta queste immagini. Gli uomini del turno notturno affiorano alla superficie dopo otto ore di lavoro, i sopravvenuti attendono il loro momento per scendere nella miniera. Si crea la ciarliera, eccitata animazione caratteristica dell'inizio e della fine del lavoro. Poi le gabbie accolgono il loro carico umano e scendono rapide per centinaia di metri. Ora si intende solo lo stillicidio sulle pareti del pozzo, lo scorrere dei pattini nelle guide di legno. Giunti al livello dove lavorano, gli uomini si incamminano e si disperdono nelle gallerie. Udiamo il rumore dei passi, dei richiami lontani che echeggiano riverberati dalle anguste volte. I minatori si apprestano al lavoro, spingono i vagoncini e preparano le perforatrici.

Una lunga dissolvenza ci riporta all'esterno. Il sole è ormai alto e batte sui contadini intenti al lavoro sui campi, sulle donne che lavano i panni, sul paese dove risuona il grido dei venditori ambulanti. Le donne accudiscono ai lavori domestici, le bambine riunite insieme ricamano. La loro immagine dissolve su quella dei minatori che perforano. Il lavoro è ormai avviato. Altri con i pali smuovono il minerale frantumato dall'esplosione delle mine, altri caricano i vagoncini. II lavoro ritmato dal canto della perforatrice procede sempre più incalzante, serrato. Poi, improvvisamente tutti si fermano e rimangono immobili come se un pericolo li minacciasse. Un attimo di tensione che dissolve ben presto nelle note del canto che commentava le scene iniziali.

Siamo di nuovo all'esterno. I minatori, i contadini fanno ritorno alle loro case, entrano nel paese. Il sole tramonta e i bimbi attendono sulla soglia.

Genere
Documentario
Paese
Italia
Anno
1955
Durata
10'
Produttore
Vittorio De Seta
Lingue
Italiano
Aree geografiche e popolazioni

Aree geografiche e popolazioni

Un atlante ambientale in immagini per conoscere, nazione per nazione, regione per regione, continente per continente, lo stato di salute del mondo e capire come tante emergenze locali stanno diventando, o sono diventate, globali.
Progetto Food on Film
Food on Film
Partners
Slow Food
Associazione Cinemambiente
Cezam
Innsbruck nature film festival
mobilEvent
In collaborazione con
Interfilm
UNISG - University of Gastronomic Sciences

Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the Creative Europe Media Program. Neither the European Union nor the granting authority can be held responsible for them.