La Glace et le Ciel

Diretto da

1955. Claude Lorius risponde a un annuncio e si ritrova in Antartide per un intero inverno con solo due compagni e nessuna possibilità di ritorno o assistenza. Questa prima missione nel continente più meridionale del pianeta diventerà il momento fondamentale della sua vita. Attraverso immagini sgranate tipiche dei vecchi film, torniamo indietro per incontrare Claude da giovane ricercatore, durante le sue prime missioni nel vasto deserto della calotta glaciale meridionale. La storia della glaciologia prende vita attraverso i volti e i paesaggi mozzafiato, le emozioni dei protagonisti. Gli archivi sono intessuti con filmati odierni di Claude mentre torna in Antartide e nel suo passato, sessant’anni dopo aver messo piede per la prima volta sul ghiaccio.

Titolo internazionale
Ice and the Sky
Titolo tradotto
Il ghiaccio e il cielo
Genere
Documentario
Paese
Francia
Anno
2015
Durata
89'
Casa di produzione
Eskwad, Wild-Touch
Lingue
Francese
Note di regia
Note di regia

Ho incontrato Claude Lorius all’Istituto Geografico Francese nell’ottobre 2011. Avevamo già sentito parlare l’uno dell’altro e ci siamo subito piaciuti. Avevamo vissuto le stesse avventure, a quarant’anni di distanza. Abbiamo parlato di come abbiamo vissuto l’Antartide, di come ci si sente a ritirarsi dal mondo. Ci siamo resi conto che stavamo usando le stesse parole per esprimerlo, che eravamo pieni dello stesso fascino per questa parte del Pianeta. Inoltre, sono rimasto sbalordito dal suo libro Voyage dans l’Anthropocène, che considero uno dei migliori scritti scientifici degli ultimi tempi. E poi ha detto: «Perché non facciamo un film insieme?».

Ero incredibilmente commosso. Considerando l’età di Claude ho capito che era ora o mai più, che poteva lasciarci da un momento all’altro, rischiando di perdere la sua testimonianza di quel momento storico in cui l’umanità stava scoprendo il suo impatto sul Pianeta, effetto che Claude aveva documentato e condiviso per primo. Quando pubblicò i suoi tre, ormai storici, articoli sulla rivista “Nature” nel 1985, dimostrò inconfutabilmente la connessione tra i gas serra emessi dagli esseri umani e il clima, aprendo in tal modo la porta a una scienza importante e completamente nuova che ha reso possibili le previsioni e ha lanciato l’allarme globale. Ma Claude non è mai passato alla politica. Si è sempre attenuto alla produzione di conoscenza, ed è per questo che oggi sappiamo così poco di lui. Perciò il mio primo pensiero è stato quello di “salvare” la sua testimonianza. Volevo sentire Claude raccontare la sua versione della storia e conoscere più a fondo l’uomo che avevo di fronte.

Ero consapevole che dovevo assolutamente sentir raccontare, con parole sue, il suo percorso e come, grazie alla glaciologia, avesse contribuito a cambiare il modo in cui ci rapportiamo al mondo oggi. Di conseguenza, ho impiegato dieci giorni per fare una prima serie di interviste filmate, assicurandomi di avere un’immagine e un suono di qualità. Quando mi ha detto che presto avrebbe compiuto 80 anni, sapevo che l’avremmo festeggiato in Antartide!

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