Jang Aur Aman

Diretto da

Nessuna parentela con Tolstoj, “Il titolo mi sembrava semplicemente appropriato per il discorso che il film ha via via sviluppato”. In lavorazione per oltre tre anni in India, Pakistan, Giappone e USA, a partire dalle esplosioni dell'atomica cosiddetta “dei poveri” nel Subcontinente indiano (primavera 1998), Guerra e Pace è un documentario sull'epica del pacifismo, in relazione alla morsa globale del militarismo e della guerra.

Alle immagini iniziali del Mahatma Gandhi assassinato (cui l'autore si sente anche personalmente e affettivamente legato, essendo la sua famiglia impegnata nel movimento gandhiano della non violenza), fanno eco lungo tutto il film quelle dell'internazionale escalation di tensione: l'emergente nazionalismo induista, al pari dei vari militarismi emergenti di tutte le nazioni in via di cosiddetto sviluppo, non è in fondo meno aggressivo e preoccupante del ruolo di "guida" assunto dagli Stati Uniti nell'affermazione cieca del diritto del più forte. Al di là della parata più o meno grottesca che il potere è costretto ad inscenare per aggregare intorno a sé le masse, la realtà delle piccole comunità o degli individui isolati resiste: la battaglia dei dalits, o intoccabili; l'impegno dei pacifisti, che sia in India che in Pakistan restano fratelli. Gandhi è morto assassinato, ma la sua eredità rimane viva.

Titolo internazionale
War and Peace
Titolo tradotto
[Guerra e pace]
Genere
Documentario
Paese
India
Anno
2002
Durata
148'
Produttore
Anand Patwardhan
Lingue
Inglese, Hindi
Attivismo

Attivismo

Nel piccolo o nel grande, nei confini della propria città o sui palchi dei grandi forum internazionali, da soli o in movimenti oggi diventati di massa, l’impegno di quanti si sono mobilitati negli ultimi decenni per difendere il Pianeta.
Progetto Food on Film
Food on Film
Partners
Slow Food
Associazione Cinemambiente
Cezam
Innsbruck nature film festival
mobilEvent
In collaborazione con
Interfilm
UNISG - University of Gastronomic Sciences

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