Buddha’s Bergwuste - Tibets Geheimes Erbe im Himalaya

Diretto da

Le regioni del Kinnaur e Spiti dell'Himalaya indiana appartengono da sempre ai sogni irrealizzabili all'ombra dei giganti himalayani. La vita quotidiana degli abitanti di queste zone di confine, una volta appartenenti al Tibet, è caratterizzata da strani e misteriosi rituali. Conventi, tra i più antichi monumenti del mondo del buddismo tibetano ancora testimoniano la presenza di un particolare universo spirituale. Nelle più alte regioni montane i monaci conservano l'eredità dell'animismo tibetano ormai praticamente scomparso.

La regista Tina Radke-Gerlach e la sua squadra sono riuscite ad ottenere, dopo oltre due anni di fatiche, il permesso delle autorità indiane per effettuare delle riprese in una zona di confine politicamente delicata il cui accesso era da oltre 40 anni precluso agli stranieri. L'appoggio del Dalai Lama ha reso possibile anche l'uso della telecamera in ambienti finora mai ripresi, come un'antica stanza del tesoro. La squadra segue le tracce degli ammaestramenti di Rhinchen Zangpo, uomo santo che oltre 1000 anni fa aveva diffuso il buddismo in Tibet e curato la costruzione di oltre 100 conventi. II viaggio è poi un pellegrinaggio tra tradizioni popolari e rituali sciamanistici, spettacoli sacri ancora presenti solamente nella regione di Spiti.

Titolo tradotto
[La montagna segreta di Buddha]
Genere
Documentario
Paese
Germania
Anno
1998
Durata
53'
Casa di produzione
Tina Radke-Gerlach Film Und Videoprodukton
Aree geografiche e popolazioni

Aree geografiche e popolazioni

Un atlante ambientale in immagini per conoscere, nazione per nazione, regione per regione, continente per continente, lo stato di salute del mondo e capire come tante emergenze locali stanno diventando, o sono diventate, globali.
Progetto Food on Film
Food on Film
Partners
Slow Food
Associazione Cinemambiente
Cezam
Innsbruck nature film festival
mobilEvent
In collaborazione con
Interfilm
UNISG - University of Gastronomic Sciences

Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the Creative Europe Media Program. Neither the European Union nor the granting authority can be held responsible for them.