Lungo il futuro del Po
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Un giornalista e un filmmaker intraprendono un viaggio in bicicletta lungo il fiume Po, mossi dal desiderio di capire come i cambiamenti climatici e l’intervento dell’uomo ne influenzino il destino. Ne emerge il racconto di un corso d’acqua caratterizzato da piene e secche sempre più frequenti, da sbagliati interventi di manutenzione, dalla poca cooperatività degli enti preposti e dall’abbandono dello Stato che non ne percepisce il giusto valore. Attraverso la voce di chi abita quelle sponde, facendone una ragione di vita e un mezzo di sostentamento, scopriamo la desolazione di un territorio dimenticato, consapevole, tuttavia, di poter offrire innumerevoli risorse per la sua salvaguardia.
«L’obiettivo era quello di ripercorrere il corso del Po per raccontarlo attraverso la chiave del cambiamento climatico. Negli ultimi anni il fiume più lungo d’Italia ha sofferto le poche precipitazioni estive e le scarse riserve invernali. Nell’estate 2017 ha destato grande attenzione mediatica il fatto che la sua sorgente fosse in secca. Per la prima volta, da quando la storia ricorda, sotto la pietra con la scritta “Qui nasce il Po” non c’era alcun rivolo d’acqua. Sono salito anche io per osservare il fenomeno, rimanendo vagamente inquietato da quell’accadimento. Forse è lì che ho maturato l’idea di seguirne il corso per scoprirne qualcosa in più. Per andare oltre le autunnali memorie d’infanzia che vedevano puntualmente il fiume invadere la casa dove sono cresciuto, a ogni pioggia».
(Gian Luca Gasca)
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