La via del bosco
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Le sfide imposte dalla crisi climatica e il ritorno alle zone rurali abbandonate riconsegnano alle foreste il ruolo di fattore di sviluppo economico e sociale che queste hanno rivestito in passato. I boschi garantiscono servizi ecosistemici necessari tanto all’ambiente quanto a una società impegnata nel fronteggiare le conseguenze del riscaldamento globale. Perché ciò avvenga è necessario il lavoro di tecnici professionisti che, attraverso il monitoraggio e la progettazione, gestiscono i rapporti sempre mutevoli tra uomo e foreste. Questo percorso racconta in quattro capitoli come la salute del bosco e quella delle comunità siano strettamente legate.
Approfondimento
A proposito di La via del bosco
Il documentario La via del bosco, prodotto dalla Regione Piemonte e da BabyDoc Film, racconta, attraverso le storie di tre tecnici forestali, le implicazioni socioantropologiche della gestione dei boschi e le criticità che si incontrano muovendosi in un ambiente che, dopo una lunga fase di spopolamento e abbandono, sta assistendo a una progressiva rinascita. Fra esseri umani e foreste esiste un antico patto che deve essere rinsaldato di fronte alle sfide del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. L’umanità ha vissuto per millenni in simbiosi con il bosco e con le sue leggi, ha costruito economie, tradizioni e culture intorno alle sue risorse e, soprattutto, ha compreso l’importanza della mutualità fra l’opera lenta e silenziosa degli alberi e quella delle comunità e delle persone.
Le foreste forniscono una molteplicità di servizi ecosistemici: dal paesaggio che rigenera l’equilibrio psicofisico e alimenta il turismo al legname che valorizza le economie locali e le filiere corte, dal contenimento di frane, valanghe e smottamenti allo stoccaggio di CO2. Perché ciò avvenga è necessaria la manutenzione umana: solo la pianificazione forestale può mantenere in salute un bosco e le comunità che vivono ai suoi confini.
Ed è proprio la valorizzazione delle risorse del territorio uno dei punti cardine di questa ritrovata centralità del bosco. Operare per la valorizzazione di una filiera lavorativa locale legata ai boschi significa, innanzitutto, evitare trasporti inutili e inquinanti: perché importare cippato dal Canada quando lo si può produrre sul posto? Una filiera a chilometro zero assume un’importanza socio-economica non indifferente, specialmente in una congiuntura storica problematica come quella attuale. (Davide Mazzocco)
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