Piccola Terra

Diretto da

Valstagna, Canale di Brenta, Vicenza. Su piccoli fazzoletti di terra un tempo coltivati a tabacco si gioca il destino in controtendenza di personaggi molto diversi tra loro, ma tutti impegnati nel dare nuova vita a un paesaggio terrazzato per lo più in stato di abbandono. Da chi rimane aggrappato con ostinazione e orgoglio all’antico podere di famiglia a chi decide di lasciare il posto di operaio presso una cava per ritrovare se stesso, fino a chi, venendo dal mondo urbano, decide di prendersi cura di campi e muri a secco grazie a un innovativo progetto di adozione e a chi, originario del Marocco, coltiva invece il sogno dell’integrazione per i propri figli.

Genere
Documentario
Paese
Italia
Anno
2012
Durata
54'
Casa di produzione
Trotzdem, Università di Padova
Lingue
Italiano
Approfondimento

A proposito di Piccola Terra

«La percezione di un luogo complesso, dove c’era tanto da interpretare». Questa la prima impressione avuta da Michele Trentini e Marco Romano quando i geologi dell’Università di Padova li hanno invitati a visionare del materiale in loro possesso e realizzare un documentario sui terrazzamenti della Valstagna, canale di Brenta, provincia di Vicenza. Da subito era chiaro che la montagna nel 2012 non era più quella per la quale combattere descritta nel documentario Fazzoletti di terra di Giuseppe Taffarel nel 1963 (c’era il ritratto della lotta contro un’esistenza dura, contro una terra ostile) che gli autori hanno amato e deciso di utilizzare quasi in toto perché richiamava i primi lavori di De Seta.

La montagna oggi può essere studiata e raccontata come un luogo che ci parla del nostro complesso presente dove, come afferma nel film l’immigrato marocchino Aziz, “abbiamo iniziato a coltivare l’integrazione”. Tra i personaggi del passato e quelli del presente, la netta differenza è nell’atteggiamento nei confronti della terra. Vinti da essa i due anziani protagonisti del documentario di Taffarel, pronti a non subire ma ad aprirsi al futuro – anche se alcuni con diffidenza – i nostri contemporanei. Tale atteggiamento apre uno spazio importante di confronto che è la base di ogni futura crescita e di un discorso di democrazia partecipata che emerge netto nel documentario.

Trentini e Romano hanno deciso di fare un discorso antropologico fino ad allargarlo al ritratto di una montagna che torna a vivere, grazie a coloro che coltivano la terra dei nonni riappropriandosi così di una parte della propria identità e riuscendo a vedere in quella terra lo strumento per smettere di distruggere il territorio. Obiettivo principale di Piccola terra è veicolare nel modo più chiaro possibile questo discorso, il tutto però ci restituisce un ritratto anche ironico e divertente su quelli che sono i pregi e i difetti del nostro Paese e del suo rapporto sano/malato con l’altro. La presenza della macchina da presa è quasi impercettibile tanto è forte l’armonia che riescono a creare tra immagini di ieri e di oggi e le diverse storie e i luoghi di una stessa montagna. (www.radiocinema.it)

Galleria immagini

Media Download

Poster

Immagini ad alta risoluzione

Ecosistemi

Ecosistemi

Tra mari, montagne, fiumi, deserti, foreste, praterie, savane, l’infinita varietà e bellezza della natura, i meravigliosi equilibri di micro e macrohabitat, essenziali per la vita sulla Terra e minacciati dalle attività antropiche.
Progetto Food on Film
Food on Film
Partners
Slow Food
Associazione Cinemambiente
Cezam
Innsbruck nature film festival
mobilEvent
In collaborazione con
Interfilm
UNISG - University of Gastronomic Sciences

Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the Creative Europe Media Program. Neither the European Union nor the granting authority can be held responsible for them.